Finalmente è arrivata la conferma ufficiale: il padrone di casa ha accettato la mia Proposta di affitto e dal 15 ottobre potrò entrare nella mia nuova casa!
Ovviamente ora sono tutta presa da burocrazia e trasloco ma…chi l’ha detto che queste due cose sono orrende?
Ok, ok, non è che salto dalla gioia al pensiero di dover fare miliardi di telefonate, documentazioni, scatoloni e altro però la considero un’avventura e una grande occasione per lasciarmi alle spalle cose inutili ed energie ormai esaurite e, anzi, per certi versi malate.
Da quella casa sono passate moltissime persone: alcuni ex che l’hanno riempita di energie negative/positive/di-tutto-un-po’, alcuni amici di energie gioiose, alcuni parenti, vicini, estranei…è stata la mia prima casa e mi ha insegnato tanto.

Ho imparato che significa pagare le bollette e avere delle spese sul groppone.
Ho imparato che significa doversi organizzare perchè non c’è più la mamma che ti fa da mangiare, ti lava e stira la roba, ti sistema il letto e la stanza, svuota il posacenere, porta le scarpe dal calzolaio o la roba in lavanderia.
Ho imparato che significa curare un balcone stracolmo di piante, lavare le tende, pulire casa ogni fine settimana, fare da mangiare e mettere in ordine anche quando non si ha voglia.
Ho imparato a decorarla, amarla, accudirla ma anche a fregarmene a volte per evitare che diventasse un’ossessione.

Quella casa ha assistito alla mia Consacrazione ufficiale al Cammino, alla rottura e alla nascita di storie d’amore, ad avventure fisiche avute per divertimento con uomini dei quali mi sfugge il nome, a cene, pranzi, tè pomeridiani con amici vecchi e nuovi, a litigate e sorrisi, a serate intere passate sul vecchio forum Violandia come Rondina, Ministra Stellosa e per breve tempo Moderatrice, a ore ed ore di conversazioni multiple su Msn con 7 utenti alla volta, a nuovi film e libri scoperti, a giornate passate interamente su Second Life quando ancora non era famosissimo, a ore trascorse a leggere vari blog su portale Splinder che ormai non esiste più, a crisi e lacrime per il lavoro che non andava o per persone che avevo perso, alla nascita della grandissima amicizia con il mio fratellone Fabio, alla scoperta della mia attuale Tradizione e delle Spezie e a tante, tante altre cose.
Porterò sempre con me quella casa ma ormai è stanca, davvero molto stanca.
E’ stata ed è una casa bellissima, nuova, elegante e spaziosa ma non mi rappresenta più ormai.

Vado in una casa con il soffitto di legno, con poche finestre e quindi accogliente come l’interno di un albero, vicino alla stazione, con accanto tutto ciò che mi occorre ma soprattutto con il Bosco, un Bosco bellissimo e grande più di 2600 ettari, con laghetti, sentieri, cascine…tutta quella Natura che ho sognato da anni ed ora finalmente potrò vivere davvero.

Se passate da Via Messina a Milano mandate un bacio alla mia casa ma sappiate che io non sarò più lì 🙂